Padre Fedele sta andando a chiudere il cancello del campo di calcetto …

Padre Fedele sta andando a chiudere il cancello del campo di calcetto dell’oratorio ed è costretto a mandare a casa i bambini che stanno giocando:
No padre, ci lasci giocare ancora un pò!
Non posso, è ora di cena, vi aspettano a casa! Via, sciò!
E comincia a menare scappellotti e calcioni nel sedere ai bambini che scappano via ridendo.
Vanno via tutti tranne Luigino, il più discolo della combriccola, che rimane imbronciato vicino al palo della porta col pallone sotto il braccio.
Padre Fedele si avvicina, gli prende il naso tra il pollice e l’indice e gli scuote la testa a destra e si nistra:
Tu con questo nasino da furbetto non me la racconti giusta!!!
Il bambino con un gesto di stizza gli scansa il braccio e fa:
A Padre Fede’… manco tu co sta puzza de fregna sulli diti me la racconti tanto giusta!!

Dio chiamò Adamo ed Eva: Ragazzi, disse, ho qui due regali per voi …

Dio chiamò Adamo ed Eva:
Ragazzi, disse, ho qui due regali per voi.
Il primo è… la possibilità  di far pipì in piedi!
Adamo euforico… urla: IO, IO, A ME, A ME
E Dio l’accontenta.
Adamo comincia a saltellare con il suo nuovo regalo in mano schizzettando a destra e a manca
Eva si avvicina a Dio e domanda: E il mio qual’è?
Il cervello, Eva… IL CERVELLO

Signor parroco, mi vorrei confessare. Certo figliolo, qual’è il tuo nome? …

Signor parroco, mi vorrei confessare.
Certo figliolo, qual’è il tuo nome? risponde il parroco.
Romano Prodi padre.
Ah! Ex Presidente del Consiglio.
Ascolta figliolo, mi pare proprio che il tuo caso richieda una competenza superiore, credo sia meglio che tu ti rechi dal Vescovo.
Così Prodi si presenta dal Vescovo chiedendogli se lo poteva confessare.
Certo figliolo, come ti chiami?
Romano Prodi.
Ex Presidente del Consiglio? No caro mio, non ti posso confessare perchè il tuo è un caso difficile, è meglio che tu vada in Vaticano!
Prodi va dal Papa: Sua Santità , voglio confessarmi!
Caro figlio mio, come ti chiami?
Romano Prodi.
Ahi, ahi, ahi, figliolo, il tuo caso è molto difficile anche per me.
Guarda, qui, sul lato del Vaticano, c’è una piccola cappella.
Al suo interno troverai una croce, il Signore ti potrà  ascoltare!
Prodi, giunto nella cappella, si rivolge alla croce: Signore, voglio confessarmi.
Certo figlio mio, come ti chiami?
Romano Prodi!
Ex Presidente del Consiglio? Ex Presidente del IRI? Ex Presidente della Comunità  Europea? L’amico dei comunisti? Quello che ha messo la tassa una tantum dell’8 per mille sui conti correnti di tutti, ricchi e poveri, quello che ha creato la tassa di lusso una tantum (700.000 lire) sulle moto dei poveri e dei ricchi, quello che ci ha spremuti per entrare nell’euro (da 60.000 lire a testa), quello che ha fatto una voragine nei conti dell’IRI e che ovviamente ha poi insabbiato, quello che, stando a Bruxelles, ha permesso alla Cina di invadere i mercati europei di materie prime a basso costo senza controllo.
Ehm… sono sempre io, Signore.
Figlio mio, non hai bisogno di confessare, tu devi solamente ringraziare!
Ringraziare? E chi?
I Romani, per avermi inchiodato qui, altrimenti scendevo e ti facevo un culo così!!!

Una sera Pierino ha paura del buio. Cosi chiede ai genitori il permesso di dormire con loro…

Una sera Pierino ha paura del buio. Cosi chiede ai genitori il permesso di dormire con loro. Nel bel mezzo della notte il padre si sveglia e dice:
“Maria, dai che facciamo l’amore!”
“Ma no dai c’è Pierino con noi!”
“Ma non preoccuparti, Pierino dorme!”
“Ti dico che non dorme… prova se non ti fidi!”
“Pierino dormi?”
E Pierino risponde: “NO!”
Cosi Pierino viene preso a botte dai genitori.
Il giorno dopo a scuola la maestra gli chiede il perchè di botte e graffi su tutto il corpo.
Pierino spiega cosa è accaduto e la maestra replica:
“Ma Pierino quando i tuoi genitori ti chiedono se stai dormendo tu non devi rispondere di no!”
Dopo circa una settimana si ripresenta il problema e Pierino chiede nuovamente di dormire con i genitori.
Ma nel bel mezzo della notte il padre si sveglia e dice:
“Maria, dai che facciamo l’amore!”
“Ma no dai c’è Pierino con noi!”
“Ma non preoccuparti, Pierino dorme!”
“Ti dico che non dorme… prova se non ti fidi!”
“Pierino dormi?”
E Pierino risponde: “SI!”
E Pierino viene preso a botte (stavolta di più) dai genitori.
Il giorno dopo a scuola la maestra gli chiede come mai ha un braccio rotto e la testa bendata.
Pierino spiega cosa è accaduto e la maestra replica:
“Ma Pierino quando i tuoi genitori ti chiedono se stai dormendo tu non rispondere ne no, ne si… stai zitto e basta!”
Dopo circa due settimane si ripresenta il problema e Pierino chiede nuovamente di dormire con i genitori.
Nel bel mezzo della notte il padre si sveglia e dice:
“Maria, dai che facciamo l’amore!”
“Ma no dai c’è Pierino con noi!”
“Ma non preoccuparti, Pierino dorme!”
“Ti dico che non dorme… prova se non ti fidi!”
“Pierino dormi?”
E Pierino non risponde.
“Pierino dormi?”
E Pierino non risponde.
Il giorno dopo Pierino va a scuola in carrozzella, tutto bendato e con il collarino. Cosi la maestra gli chiede spiegazioni.
Pierino risponde: “Guardi signora maestra, ieri sera ho chiesto ai miei genitori se potevo dormire con loro e mi hanno detto di si. Poi ad un certo punto mio padre si e svegliato e ha detto a mia madre che voleva fa re l’amore; ma mia madre non voleva perchè c’ero io. Cosi mi hanno chiesto se dormivo due o tre volte e io sono sempre stato zitto.
Poi ho sentito ansimare, il letto tremava le lenzuola si muovevano e mio padre ha detto mia madre “Maria sto venendo” e mia madre ha risposto “Vengo anch’io!”
Cosi io mi sono alzato e ho detto “Ma dove cazzo andate che ho paura del buio?!”

Primo giorno di scuola. Pierino torna a casa e la mamma gli chiede…

Primo giorno di scuola. Pierino torna a casa e la mamma gli chiede cos’hanno fatto a scuola.
“La maestra ci ha fatto delle domande di geografia. Ha chiesto qual’è la capitale d’Italia.
Io ho alzato la mano, ho detto ‘ROMA!’ e la maestra mi ha detto che sono bravissimo!”
“Ma è normale, Pierino,” gli risponde la mamma. “Tu sei figlio di un brigadiere!”
Il giorno dopo Pierino torna da scuola e la mamma gli chiede ancora cos’hanno fatto di bello.
“La maestra ha spiegato le somme e le sottrazioni,” le risponde Pierino.
“Quando abbiamo finito ha chiesto quanto fa sei più cinque. Io ho alzato la mano ed ho risposto: ‘UNDICI!’ e la maestra mi ha fatto i complimenti!”
“Ma è normale, Pierino: tu sei figlio di un brigadiere!”
Il giorno dopo, tutto contento per i suoi successi, di nuovo Pierino va a scuola, e di nuovo la mamma gli chiede cos’hanno fatto quel giorno.
“Oggi c’era ginnastica,” dice Pierino. “E quando siamo andati tutti in spogliatoio per cambiarci, io mi sono spogliato ed avevo il pisello più lungo di tutti, e tutti si sono complimentati con me!
“Ma è normale, Pierino,” lo rassicura la mamma. “Tu hai venticinque anni!”

La maestra propone in classe una ricerca sulla iena-ridens…

La maestra propone in classe una ricerca sulla iena-ridens.
Il giorno dopo interroga i ragazzi, Roberto, hai fatto la ricerca?
Si prof., la iena-ridens si nutre di cadaveri!
Bravo Roberto, risponde la maestra.
E tu Luigi, l`hai fatta la ricerca?
Si prof., la iena-ridens si accoppia una volta all`anno….
Bravo Luigi, anche questo è giusto!
E tu Pierino, che cosa mi dici della iena-ridens?
Io veramente avrei una domanda, dice Pierino, ma una che mangia cadaveri e scopa una volta all`anno, che cazzo ha da ridere?

Il maestro in classe: “Carlotta, secondo te quanti anni ho?”…

Il maestro in classe: “Carlotta, secondo te quanti anni ho?”
“Circa 40 signor maestro” risponde la bambina.
“Mi dispiace è una risposta un pò troppo imprecisa. E secondo te Francesco?”
“32 signor maestro” ribatte Francesco.
“Sbagliato. E tu Pierino, quanti me ne dai?”
Pierino: “36 signor maestro” “Bravo Pierino, ma come hai fatto?!” replica il maestro.
“Mbà, sa com’è ho un cugino di 18 anni che è mezzo stronzo!